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Sony presenta la telecamera HXC-FB80 e l'Unità di Controllo HXCU-FB80

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Se siete professionisti e non avete problemi di budget, Sony ha appena presentato un sistema di telecamere per la produzione live e da studio in 4K e HDR-ready, che combina la nuova cam portatile HXC-FB80 e l'unità di controllo (CCU) HXCU-FB80. Basato sulla piattaforma 3G-SDI con capacità 1080/50, il nuovo sistema è adatto ad applicazioni di produzione live (studi, eventi formativi e di altro genere), in cui i professionisti necessitano di una soluzione HD di alta qualità con possibilità di migrazione a 4K e HDR.




L'HXC-FB80 offre le stesse opzioni di configurazione dei modelli che l'hanno preceduta: HXC-FB80H (solo corpo della telecamera) e HXC-FB80K (con Obiettivo HD da 2/3", Viewfinder portatile e Microfono). L'HXC-FB80 amplia la line-up di prodotti HXC di Sony e ha molte caratteristiche in comune con l'attuale HXC-FB75. La nuova telecamera continua a fornire un rapporto segnale/rumore di -60dB con una sensibilità di F13 elevata di 50Hz, ideale per le riprese in condizioni di scarsa luminosità, e una serie di funzionalità di elaborazione.

La CCU converte il contenuto HD in 4K (3840 x2160) e fornisce un'uscita 12G-SDI oltre a un quad-Link 3G-SDI. Un'uscita HD HDR in grado di supportare l'Hybrid Log-Gamma (HLG) sarà disponibile a partire dall'estate 2018 tramite aggiornamento del firmware.

La telecamera dispone di tre sensori CMOS Exmor da 2/3" e di un funzionamento continuo a 50Hz e 1920x1080 tra la testa della telecamera e la CCU, utilizzando una piattaforma 3G. La telecamera supporta anche la ripresa a 23.98PsF per le produzioni che richiedono una qualità cinematografica, tra cui interviste e programmi rotocalco, oltre a una ripresa a 25PsF.

Inoltre la ruota portafiltri ND può essere controllata da remoto grazie al motore servo filtro di nuova adozione presente nella testa della telecamera insieme al filtro CC elettrico.

In particolare, la distanza potenziale tra la testa della telecamera e la CCU è stata estesa fino a 600 m, mentre è stata mantenuta una distanza di 10 km in caso di cavo a fibre ottiche a modalità semplice con alimentazione locale. In combinazione con l'HXC-P70, la lunghezza del cavo può raggiungere i 1000 m con alimentazione fornita dalla nuova CCU HXCU-FB80. Oltre al connettore di interfaccia Neutrik, per la testa della telecamera e la CCU è disponibile anche un connettore di interfaccia LEMO SMPTE-311M.

Il sistema HXC-FB80 può essere controllato non solo tramite il pannello anteriore della CCU, ma anche tramite il pannello di controllo remoto (RCP) così come dal PC-RCP (HZC-RCP5) e dall'Unità di Configurazione Principale (MSU) per applicazioni multi-camera, con garanzia di scalabilità del sistema.

La telecamera HXC-FB80 e l'unità di controllo della telecamera HXCU-FB80 saranno disponibili da gennaio 2018.





Ricoh Theta V ufficiale: cam a 360°, foto a 14MPX e video 4K

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Ricoh, nella cornice offerta da IFA 2017, ha annunciato il lancio della nuova RICOH THETA V, dotata di nuove ed innovative funzionalità dedicate alla registrazione video a 360° in 4K, oltre a presentare un comparto audio ulteriormente migliorato grazie al nuovo microfono a 4 canali.

Numerosi i miglioramenti di questo nuovo modello:

  • Qualità dell'immagine e video notevolmente migliorata, ora RICOH THETA V scatta fotografie a 14MP ed è in grado di girare video a 360° anche in 4K a 30fps.
  • Innovativo sistema di giroscopio che consente alla RICOH THETA V di essere utilizzata come un “telecomando” per scorrere le proprie immagini e video a 360gradi
  • Consumo energetico ridotto grazie al nuovo sensore, capace di leggere le immagini ancora più velocemente.
  • Tecnologia ulteriormente migliorata per condividere in modo smart le proprie immagini e video a 360 sui social, quali Facebook, Instagram e Twitter.
  • Ora è possibile condividere direttamente i video in 360 su YouTube e Google Maps.
  • Velocità di trasferimento dati circa 2,5 volte più veloce rispetto ai modelli precedenti, grazie a un’implementazione della connettività Wi-Fi e Bluetooth.
  • Nuova tecnologia audio “Spatial Audio” con microfono a 4 canali per registrare l’audio a 360 gradi.
  • Notevole miglioramento in modalità di scatto remoto da smartphones, con un consumo energetico ridotto.
  • Nuova interfaccia Live Streaming ulteriormente migliorata.





Ma le novità di questa nuova versione non finiscono qui, dal momento che tra gli altri miglioramenti troviamo:

  • Velocità dell’otturatore fino a 1/25000 di secondo
  • Incremento ISO fino a 3200 per riprese in condizioni di luce scarsa
  • Memoria interna di circa 19GB che consentono di catturare fino a 4.800 immagini
  • Apps THETA e THETA+ ulteriormente migliorate

Inoltre, in occasione del lancio di questo nuovo modello è stata progettata anche una custodia subacquea, che permette alla RICOH THETA V di immergersi fino a una profondità di 30m, registrando video e foto a 360° in una nuova dimensione.

Come tutti i prodotti della famiglia RICOH Imaging, anche questa nuova RICOH THETA V godrà dei vantaggi offerti dal servizio Fowa V.I.P. e sarà disponibile a partire da fine settembre, ad un prezzo consigliato al pubblico di 449,00€.

Zhiyun Crane 2 ufficiale: adesso è il sogno di ogni videomaker

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Da non confondersi con Crane v2, il nuovo Zhiyun Crane 2 è uno stabilizzatore per reflex e mirrorless con supporto a camere da 3.2 kg, schermo OLED e follow focus elettronico. L'azienda non ha ancora rilasciato informazioni su prezzo e disponibilità, ma la distribuzione dei primi sample è iniziata (ne abbiamo uno in arrivo) quindi non dovrebbe mancare molto. A giudicare dal salto di categoria proposto, il prezzo sarà più alto del precedente; da capire se verrà mantenuta la stessa modularità con accessori e strumenti di potenziamento venduti a parte.

Aggiornamento: è online la pagina prodotto con tutte le specifiche tecniche.


Crane 2 è l'evoluzione di Zhiyun Crane, il gimbal che abbiamo usato per gran parte dell'inverno. Supporta un peso doppio e cerca di correggere i vincoli della prima versione; tra tutti, la necessità di usare l'app Android o iOS per certe regolazioni (adesso c'è un pannello OLED) e il tipo di attacco a vito adesso sostituito con una piastra rapida standard Manfrotto. Tutta da provare la funzione follow focus: l'azienda dichiara la compatiblità con reflex e mirrorless Canon, Sony e Panasonic, e con le loro modalità di ripresa e scatto più diffuse. A seguire i 10 punti chiave di Zhiyun Crane 2 e la schermata di compatibilità provvisoria. Vi sapremo dire di più in una prossima video recensione.

Zhiyun Crane 2: novità e funzioni

  1. Follow focus elettronico in real-time con controller dedicato e integrato;
  2. Display OLED per impostazioni e attività stabilizzatore e camera;
  3. Carico massimo di 3.2 kg;
  4. Rotellina di controllo manuale per impostazioni camera direttamente da stabilizzatore;
  5. Algoritmo ottimizzato con un miglioramento del 50% rispetto a Crane;
  6. 18 ore di autonomia continua;
  7. Supporto alla ricarica della camera integrato;
  8. Piastra di aggancio/sgancio rapito con standard Manfrotto;
  9. Protezione anti-caduta della camera quando si spegne lo stabilizzatore;
  10. Due tipologie di supporto lenti, per modelli corti e lunghi.

Sony Venice, il sistema di videocamere cinematografiche full-frame

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Sony Professional Solutions Europe ha svelato Venice, il suo primo sistema di videocamere cinematografiche digitali full-frame, già annunciato lo scorso giugno. Il cuore del sistema è costituito da un nuovo sensore da 36 x 24 mm. Viene garantita la compatibilità con le ottiche anamorfiche, Super 35 mm, l'attacco PL full-frame e anche con E-Mount previa una modifica. Le aree del sensore dell'immagine selezionabili consentono di operare in Super 35 mm 4 - perf. I futuri aggiornamenti del firmware consentiranno alla telecamera di gestire l'ampia risoluzione 6K da 36 mm.


Venice offre 15 stop di gamma dinamica e supporta i workflow a 16 bit/ RAW X-OCN e XAVC di Sony utilizzando il registratore portatile AXS-R7. È inoltre assicurata la completa compatibilità con gli attuali e futuri accessori per videocamere CineAlta, tra cui il viewfinder OLED Full HD DVF-EL200, il registratore AXS-R7, i lettori di schede AXS-CR1 e AR1 e la memory card AXS. Sebastian Leske, Product Marketing Manager, Cinematography, di Sony Professional Solutions Europe, ha dichiarato:

Il lancio di VENICE dimostra il nostro forte rapporto con i registi di tutto il mondo e il nostro impegno per lo sviluppo di strumenti a supporto dei registi e dei direttori della fotografia che consentano di portare sullo schermo la loro visione delle cose. Per offrire immagini il più possibile fedeli alla realtà, compresa la riproduzione di skin tones naturali, non ci siamo soffermati solo sulle caratteristiche. Abbiamo pensato anche alla migliore usabilità e funzionalità, senza compromettere la qualità. Siamo ansiosi di vedere VENICE all'opera e di scoprire in che modo riuscirà a creare emozioni in ogni frame.






Venice dispone di un design modulare e integra un sistema di filtri ND a 8 livelli che consente di ridurre il lavoro di sostituzione della parte esterna del filtro stesso. La videocamera è provvista di un pannello di controllo posizionato sul lato destro e sul lato sinistro. Venice permetterà anche di attivare le funzionalità in base alle esigenze degli utenti, con licenze opzionali dalla durata variabile (permanente, mensile, settimanale).

La disponibilità sul mercato è prevista da febbraio 2018.

Canon Legria GX10: la videocamera 4K per gli appassionati arriva in Italia a 2660 Euro

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Canon annuncia ufficialmente in Italia la nuova Legria GX10, una videocamera 4K pensata per gli appassionati di video che cercano però una soluzione che possa offrire anche funzionalità avanzate per un utilizzo semiprofessionale.

Legria GX10 guarda anche all'ergonomicità e alla versatilità, cercando di offrire design e layout che ricordano le videocamere professionali. Non a caso a bordo troviamo un mirino orientabile, una leva zoom professionale, pulsanti personalizzabili e la doppia modalità manuale/automatica.

Legria GX10 è dotata di un sensore da 1.0 pollici con tecnologia proprietaria Dual Pixel CMOS AF che permette di realizzare filmati con una profondità di campo ridotta e una messa a fuoco rapida, accurata e personalizzabile. Tre filtri ottici Neutral Density assicurano due, quattro o otto stop di controllo dell’esposizione una qualità d’immagine superiore in condizioni di scarsa o eccessiva illuminazione, mentre l’obiettivo 4K grandangolare con zoom ottico 15x assicura l’elevata qualità in questa modalità.

La fotocamera Canon supporta riprese in formato MP4 a 35 Mbps per il Full HD e a 150 Mbps in 4K 50p, inoltre è in grado di catturare fino a 100 fps e permette di realizzare un’ampia gamma di contenuti avvalendosi di molteplici effetti, dal time-lapse allo slow motion 0,25x.

Canon Legria GX10 offre poi doppio slot SD Card, telecomando e connettività Wi-Fi Dual-Band per trasferire i file e condividere i contenuti in qualsiasi momento.

Quanto a prezzo e disponibilità, Legria 10GX sarà disponibile da Novembre a un prezzo di 2660 Euro IVA inclusa.

Sony UHC-8300 è la videocamera con risoluzione 8K e 120fps

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Sony ha mostrato a IBC (in svolgimento ad Amsterdam) la UHC-8300, una videocamera capace di riprendere video a risoluzione 8K. I contenuti tecnologici sono molto interessanti: sono stati utilizzati tre sensori CMOS da 1,25" con risoluzione pari a 7680 x 4320 pixel. Lo sviluppo di questo prodotto è stato portato avanti grazie anche al contributo di NHK, l'emittente di Stato giapponese da sempre all'avanguardia per tutto quello che ruota intorno alla risoluzione 8K. I video in 8K o 4K possono avere un massimo di 120 fotogrammi al secondo.


È possibile realizzare video in HDR sia in S-Log3 che in HLG (Hybrid Log-Gamma), il formato per le trasmissioni televisive. Per quanto riguarda i colori, Sony assicura la possibilità di sfruttare lo spazio colore Rec.2020. La dotazione comprende anche tre uscite SDI, la connettività IP e l'uscita simultanea in 8K, 4K e HD con differenti spazi colore e curve EOTF (Electro-Optical Transfer Function).

UHC-8300 sarà disponibile da ottobre.

GoPro Hero 6 si mostra in nuove immagini: 4K a 60fps e Full HD a 240fps

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La GoPro Hero 6 riappare in immagini ufficiose giunte da un punto vendita Best Buy in Canada. Dopo il primo scatto "rubato" della scorsa settimana, l'action cam si mostra nella sua confezione e ci permette di apprendere nuovi dettagli. Il design della Hero 6 dovrebbe risultare molto simile alla Hero 5, un fatto sicuramente positivo poiché incrementa la possibilità che gli accessori del precedente modello siano compatibili anche con questa nuova versione. Le foto confermerebbero le specifiche riportate anche nell'immagine diffusa la scorsa settimana.




Si parlerebbe quindi di un sensore da 12 megapixel, dell'impermeabilità fino a 10 metri di profondità e della possibilità di riprendere video a risoluzione 4K fino a 60 fotogrammi al secondo. I nuovi dettagli, ricavati dalle serigrafie poste sulla confezione, indicherebbero la presenza di un display con touch screen (del resto scontato), dei comandi vocali (già inseriti sulla Hero 5) e della possibilità di girare video in Full HD fino a 240 fotogrammi al secondo, in modo da realizzare effetti di slow motion (la Hero 5 arriva fino a 120 fps).

Alcune indiscrezioni riportano anche un cambiamento dei componenti sotto la scocca. La Hero 6 non dovrebbe più utilizzare i processori Ambarella, sostituiti da una soluzione "custom" chiamata GP1. L'annuncio/disponibilità dovrebbe giungere il 28 settembre. Il prezzo di listino dovrebbe attestarsi a 499 dollari circa.

Sony annuncia tre videocamere Ultra HD con HDR e AF a 273 punti

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Sony ha annunciato le nuove videocamere XDCAM PXW-Z90, NXCAM HXR-NX80 e l'Handycam FDR-AX700. I tre prodotti utilizzano un sensore CMOS Exmor RS da 1" con una risoluzione di 14,2 megapixel. Il processore d'immagine è il BIONZ X. Il sensore è di tipo "stacked", con la porzione fotosensibile ed i circuiti collocati su substrati separati ed impilati l'uno sull'altro. Il sistema AF Fast Hybrid utilizza 273 punti AF a rilevamento di fase che coprono circa l'84% dell'area di ripresa. In modalità di registrazione video, la comparsa dei riquadri AF del rilevamento di fase indica l'area di messa a fuoco e permette agli utenti di monitorare il soggetto a fuoco.


I nuovi camcorder sono dotati di mirino elettronico OLED da 0,39" e con una risoluzione di 2,36 milioni di punti. Il monitor LCD da 3,5" è dotato di touch screen e ha una risoluzione di 1,55 milioni di punti. Tutti i modelli permettono di registrare video a risoluzione Ultra HD (3840 x 2160 pixel) fino ad un massimo di 30 fotogrammi al secondo e con un bitrate di 100 Mbps. In Full HD si arriva invece fino a 120 fps. È inoltre possibile ricorrere alla funzione Super Slow Motion fino a 960 fps


Le funzionalità comprendono anche le riprese in Ultra HD con HDR. Parliamo nello specifico di HLG (Hybrid Log-Gamma), con un flusso di lavoro ottimizzato al fine di ridurre le attività in post-produzione. La dotazione in comune comprende un obiettivo Vario-SonnarT* ZEISS con lunghezza focale equivalente a 29 - 348 mm, zoom ottico 12x e Clear Image Zoom 18x. Sono inoltre disponibili S-Log3/S-Gamut3.

In aggiunta a quanto riportato, PXW-Z90 e HXR-NX80 dispongono di doppio ingresso audio XLR, maniglia staccabile e accesso a Content Browser Mobile, un'applicazione smartphone di supporto che consente di utilizzare il monitoraggio Wi-Fi, il telecomando wireless per il camcorder e la sincronizzazione timecode wireless tra più unità. PXW-Z90 aggiunge inoltre varie funzioni specificamente adatte al "broadcast", tra cui la connettività 3G SDI e la registrazione in formato XAVC in 4:2:2 a 10-bit (HD) o 4:2:2 a 8-bit (QFHD). HXR-NX80 e FDR-AX700 utilizzano invece il formato XAVC S.


James Leach, European Product Manager di Sony Professional Solutions Europe, ha dichiarato:

La nostra missione è permettere ai clienti di raccontare storie sorprendenti, sia che si tratti di giornalisti sul campo al lavoro sulla notizia del giorno o di liberi professionisti che lavorano sotto pressione per le scadenze dopo una giornata di riprese per le aziende. I nostri nuovi camcorder ultra compatti fanno esattamente questo. Riducendo al minimo il lavoro di messa a fuoco su un soggetto inquadrato e semplificando il workflow in post-produzione, aiutiamo gli utenti a concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: lo storytelling.

I modelli PXW-Z90 e HXR-NX80 saranno disponibili a dicembre mentre FDR-AX700 sarà disponibile a ottobre. I prezzi statunitensi (siamo in attesa di quelli italiani) sono i seguenti:

  • PXW-Z90: 2.799 dollari
  • HXR-NX80: 2.299 dollari
  • FDR-AX700: 1.899 dollari

Kodak annuncia la disponibilità di PixPro Orbit360, action cam a 360°

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Kodak PixPro Orbit360 è disponibile negli Stati Uniti. Questa action camera era stata annunciata al Photokina 2016 con il nome di PixPro 4KVR360, ma ad eccezione del nome non vi sono stati altri cambiamenti. Sul frontale è collocato un sensore BSI CMOS da 1/2,3" con risoluzione pari a a 20 megapixel e un angolo di visione di 155°, mentre sul retro è presente un secondo sensore da 20 megapixel con un angolo di visione di 235°.


Per gli obiettivi si parla di un'apertura f/2.4 e della presenza di uno stabilizzatore elettronico. I video vengono girati a risoluzione Ultra HD sia in 16:9 sia a 360°. A seguire tutte le modalità disponibili (Lens A è il sensore frontale, Lens B quello posteriore):

  • 360° Video (Dual Lens)(2:1): 3840x1920/15fps (2:1); 1920x960/30fps; RAW/Globe (Dual Lens)(2:1); 3840x1920/24fps
  • Wide Angle Video (Lens A)(16:9): 3840x2160/30fps (16:9); 1920x1080/60fps; RAW/Globe (Lens B)(1:1:) 2880x2880/24fps(1:1); 1920x1920/30fps (Max. FOV) (16:9); 1920x1080/60fps (Mid. FOV) (16:9); 1920x1080/60fps (FHD FOV) (16:9); 1280x720/60fps (HD FOV)
  • High Speed 360° Video (Dual Lens)(2:1): 1440x720/120fps; Wide Angle Video (Lens A)(16:9) Video (Lens A): 1280x720/120fps

Oltre ai video è possibile catturare anche immagini sferiche con una risoluzione di 27 megapixel (7360 x 3680 pixel). La Orbit360 è in grado di resistere agli spruzzi, a cadute da 2 metri di altezza, al freddo e alla polvere.


Sull'action cam sono posti quattro microfoni ed è inoltre presente un ingresso per collegare un microfono esterno. Foto e video vengono salvati su microSD fino a 128GB. Sono presenti un'uscita HDMI, una porta USB 2.0 e la connettività Wi-Fi con NFC, utile per sfruttare l'ormai immancabile applicazione per dispositivi mobili.

Il Satellite Pack è disponibile al prezzo di 549,99 dollari e include vari accessori (c'è anche un supporto per i selfie). Orbit360 verrà prossimamente proposta anche con l'Adventure Pack da 499,99 dollari.

A seguire vi proponiamo la nostra anteprima al Photokina 2016:

Nest Secure, la nuova soluzione di sicurezza domestica con Google Assistant

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Nest ha annunciato nelle ultime ore la propria nuova soluzione di sicurezza domestica composta dal sistema di allarme Nest Secure, campanello con videocamera Hello, videocamera di sicurezza per esterne Cam IQ e dai software e servizi correlati.

In particolare, il sistema di allarme Nest Secure è pensato per semplificare la vita in casa dei propri utenti attraverso l'utilizzo dei seguenti prodotti:

  • Nest Guard: la base di sicurezza dalla voce umana "all-in-one", dotata di allarme, tastierino e sensore di movimento integrati.
  • Nest Detect: una e vera e propria 'innovazione nella sua categoria, è un sensore compatto, alimentato a batterie, che rileva sia i movimenti che l'apertura e la chiusura di porte e finestre. Posizionato su una finestra, fa sapere quando questa viene aperta. Posizionato sul muro, rileva i movimenti nella stanza. Posizionato su una porta, fa entrambe le cose.
  • Nest Tag: un pratico telecomando elettronico da agganciare al portachiavi che permette di abilitare e disabilitare Nest Secure senza passcode. I dispositivi Nest Tag possono essere condivisi facilmente con tutti i membri della famiglia e con le persone di fiducia che frequentano regolarmente la casa, come il dog-sitter
  • Campanello con videocamera Nest Hello: il primo campanello con videocamera che coniuga l'affidabilità e l'intelligenza di una Nest Cam con la semplicità d'uso di un campanello.
  • Videocamera di sicurezza per esterni Nest Cam IQ: la videocamera per esterni progettata per garantire la sicurezza domestica grazie a una tecnologia di acquisizione immagini di qualità superiore, funzionalità intelligenti all’avanguardia e un design accattivante a prova di manomissione.

In aggiunte alle videocamere di sicurezza, i clienti Nest hanno anche la possibilità di aggiungere l'Assistente Google (Google Assistant) alla videocamera per interni Nest Cam IQ. Quest'ultima, infatti, sarà la prima videocamera di sicurezza ad aver integrato l'assistente digitale dell'azienda di Mountain View mediante un aggiornamento software gratuito disponibile il prossimo inverno

Nest Secure e Hello verranno lanciati in Europa nel corso del prossimo anno. Nest Cam IQ, invece, è disponibile al prezzo di 379 euro.

Di seguito la dichiarazione di Matt Rogers, Chief Product Officer di Nest:

Quando abbiamo esaminato il mercato della sicurezza domestica, abbiamo trovato uno scenario analogo al nostro ingresso nel mercato dei termostati. "Dalle nostre ricerche di mercato emerge che le persone tendono a non utilizzare i termostati programmabili a causa della loro complessità. Allo stesso modo, gli attuali prodotti per la sicurezza domestica non facilitano affatto la vita di chi li possiede perché sono generalmente ingombranti, generano falsi allarmi o sono caratterizzati da conti alla rovescia rumorosi e stressanti. Per questo motivo, il 43% di chi possiede un sistema di allarme tende a non abilitarlo . Noi abbiamo voluto progettare un prodotto che fosse sì efficace durante una situazione di emergenza, ma anche piacevole e facile da usare mentre si è in casa, il luogo in cui si vive la propria quotidianità e quindi si trascorre la maggior parte del proprio tempo.

GoPro Fusion è l'action cam che registra in 5.2K a 360° | Anteprima

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La Hero 6 non è l'unica novità presentata oggi da GoPro. È stata infatti annunciata ufficialmente anche la Fusion, l'action cam che permette di realizzare filmati a 360°. I video vengono realizzati con risoluzione 5.2K a 30 fotogrammi al secondo o 3K a 60 fotogrammi al secondo. È possibile anche scattare foto sferiche con una risoluzione di 18 megapixel. Fusion è dotata di uno stabilizzatore elettronico e può catturare anche l'audio a 360°.






Una funzione molto interessante è OverCapture, utile per realizzare video "tradizionali" partendo da filmati a 360°. L'utente deve semplicemente scegliere la porzione del filmato da utilizzare. In questo modo è possibile realizzare materiale in una duplice versione senza dover effettuare due riprese distinte. Sono presenti le modalità Time Lapse Video + Photo, Night Lapse e Burst.

Fusion è impermeabile fino a 5 metri di profondità, è dotata di comandi vocali in 10 lingue (italiano incluso), Wi-Fi, Bluetooth, GPS, accelerometro, giroscopio e bussola. GoPro assicura la compatibilità con la maggior parte degli attacchi per le sue altre action cam. In dotazione viene fornito il Fusion Grip Mount Fusion sarà disponibile da novembre al prezzo di 749,99 Euro.






GoPro annuncia HERO6 BLACK, FUSION 360 e drone KARMA | Anteprima

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GoPro ha annunciato l'action cam Hero 6. Le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane si sono rivelate sostanzialmente corrette. Il cuore del nuovo modello è costituito dal processore GP1, una soluzione "custom" realizzata da GoPro che va a sostituire i processori Ambarella presenti sui precedenti modelli. Il nuovo processore consente di raddoppiare il numero di fotogrammi al secondo, portando la ripresa dei video a 4K con 60fps e Full HD a 240fps. Sul retro è presente un display con touch screen ed è possibile impartire i comandi anche tramite la voce.

La Hero 6 è impermeabile fino a 10 metri di profondità, offre un sistema di stabilizzazione che viene definito il più avanzato tra tutte le Hero ed è provvista di Wi-Fi a 5GHz. GoPro ha anche migliorato la gamma dinamica e la resa alle basse luci. Sono disponibili le modalità RAW e HDR Photo, GPS, accelerometro, giroscopio e Bluetooth. La disponibilità è prevista per domani al prezzo di 569,99 Euro.






Caratteristiche tecniche:

  • Powered by GoPro’s Custom-Designed GP1 Processor
  • 4K60 and 1080p240 Video
  • QuikStories Enabled, GoPro App Compatible
  • Most Advanced Stabilization of any HERO camera
  • All-New Touch Zoom
  • 3x Faster Offload Speeds via 5GHz Wi-Fi
  • Waterproof to 33 Feet (10m)
  • Compatible with Karma and Existing GoPro Mounts
  • Improved Dynamic Range and Low-Light Performance
  • RAW and HDR Photo Modes
  • Voice Control in 10 Languages
  • GPS, Accelerometer and Gyroscope
  • WiFi + Bluetooth






Prodotto dunque che si rinnova ad un prezzo ovviamente più alto con un listino fissato a 569€, disponibile da domani.

GOPRO FUSION




GoPro non disdegna neanche il mercato delle Action Cam a 360° e annuncia Fusion, un prodotto in grado di registrare video con risoluzione 5.2K. Un salto verso il VR e la moda del momento: visione sferica, ovunque siate.

Caratteristiche tecniche:

  • 5.2K30 and 3K60 Spherical Video
  • 18MP Spherical Photo
  • GoPro App Compatible
  • OverCapture Allows for Traditional Video Creation from 360 Footage
  • Advanced Stabilization
  • 360 Audio
  • Waterproof to 16ft (5m)
  • Time Lapse Video + Photo, Night Lapse and Burst Modes
  • Works with Most GoPro Mounts
  • Includes Fusion Grip Mount
  • Voice Control in 10 Languages
  • GPS, Accelerometer, Gyroscope and Compass
  • WiFi + Bluetooth

Prezzo pari a 749€ disponibile in preordine da venerdi e nei negozi da novembre.

GOPRO KARMA

GoPro ha anche sottolineato il lancio di Karma, il primo drone dell'azienda già disponibile sul mercato e adesso compatibile anche con la Hero6 Black. Da oggi infatti il prodotto sarà acquistabile anche con la nuova Action Cam, permettendo registrazioni video di qualità ancora superiore e fino al 4K a 60fps.

iSmartAlarm: videocamera di sicurezza Full HD a 50 Euro

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Da iSmartAlarm arriva una nuova proposta economica per la videosorveglianza. Spot+ Camera è una videocamera compatta (si può tenere nel palmo di una mano) che può essere utilizzata sia singolarmente, sia come accessorio dello Starter Pack (un sistema di allarme con notifica push o e-mail in caso di intrusione).

La videocamera può effettuare riprese in Full HD ed è dotata di 2 sensori IR (infrarossi) per il funzionamento in modalità notturna. Abbiamo poi uno zoom 8x e un angolo di visione di 130°. Microfono e speaker integrati consentono di supportare l'audio in due sensi: l'utente può quindi ascoltare cosa accade nell'ambiente e parlare con chi è eventualmente presente.


I filmati si possono archiviare su schede microSD fino a 32 GB. In alternativa è possibile utilizzare la connettività Wi-Fi e la memorizzazione gratuita sul cloud. Le registrazioni si possono scorrere rapidamente tramite la funzione Time-Lapse. L'installazione è facilitata grazie al supporto magnetico. L'alimentazione viene fornita tramite un cavo USB. iSmartAlarm dichiara che per il funzionamento è sufficiente un powerbank da 10.000 mAh.

Il prezzo di listino è fissato a 49,99 Euro.

Recensione Mijia Mi Sphere: la videocamera a 360° di Xiaomi

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Ero molto curioso di provare una videocamera capace di registrare foto e video a 360 gradi e l’idea di poter finalmente riprendere tutto quello che mi circondava ha fatto si che i test effettuati nel corso delle ultime settimane rispecchiassero le considerazioni di un eccitato neofita del mondo a 360.

La Mijia Mi Sphere è stata dunque messa sotto stress, cercando di far uscire dalle varie riprese pro e contro della videocamera a 360 gradi prodotta da Xiaomi.

Design, Dotazione e Hardware

La Mijia Mi Sphere 360 dal punto di vista del design risulta molto elegante e abbastanza piccola oltre che sottile. Il risultato è una videocamera rettangolare di facile portabilità da 6 assi con anti-shake e doppia lente, ognuna da 190° e con apertura F2.0. E’ molto leggera, pesa infatti poco più di 100gr, ed è resistente ad acqua e polvere (certificata IP67).

Supporta memorie MicroSD fino a 128Gb, il cui slot in fase di inserimento non è mai troppo intuitivo, mentre la batteria è da 1600mAh e può effettuare, secondo le stime di Xiaomi, registrazioni 3.5K per un massimo di 75 minuti con streaming WiFi. Difficile poter confermare il perfetto minutaggio, ma usandola nell’intero arco della giornata non è mai stato necessario ricorrere ad una carica (microUSB).

Nella confezione troviamo inoltre una custodia ed un comodo mini-treppiedi.






Applicazione e Software

La Mi Sphere App, compatibile con dispositivi Android 5.0 e iOS 8.0 (e superiori), è in inglese (ma non mancano alcuni riferimenti asiatici) e consente di collegare facilmente in streaming WiFi la videocamera allo smartphone così da poter controllare e comandare in tempo reale le registrazioni e gli scatti fotografici.

L'applicazione è fondamentale per poter condividere i contenuti nel mondo esterno. E’ disponibile anche un servizio proprietario nel quale pubblicare foto e video, i quali potranno essere a loro volta aperti a tutti i gli utenti Mijia Mi Sphere 360 tramite la funzione Discover. Presente ovviamente la funzione di editing di foto e video che consentirà di inserire filtri o, solamente nel secondo caso, inserire audio di sottofondo e accorciare la durata delle riprese.

Interessante anche il supporto al giroscopio del telefono e al visore VR per poter riprodurre in maniera “immersiva" foto e video.

Come nota negativa è importante segnalare che la videocamera non è mai fredda: qualsiasi operazione renderà la Mijia Mi Sphere 360 bollente. Questa problematica non si presenta solamente all’aperto e nel periodo estivo ma anche al chiuso, con una stanza ben climatizzata, toccando la videocamera sarà facile percepire temperature poco piacevoli.






Qualità Foto, Video e Audio

Contrariamente a quanto si possa pensare i video non arrivano al 4K ma si fermano al 3.5K. Ciononostante il risultato finale è sicuramente ottimo, sia nella qualità audio e video sia nella stabilizzazione dei filmati. Di seguito tutte le modalità di registrazione supportate:

  • 3456 x 1728 @ 30fps
  • 2304 x 1152 @ 60fps
  • 2304 x 1152 @ 30fps

Con l'arrivo della versione 1.8 dell'applicazione Mi Sphere sono stati introdotti anche i video in Time-Lapse e Slow-Motion.


Per quanto riguarda le foto invece è possibile salvare gli scatti in JPG con dimensioni 6912 x 3456 e 3456 x 1728. Buono anche in questo caso il risultato finale nonostante con poca luce, e quindi la sera, si riscontri un po di rumore nelle immagini.


Tutti i contenuti possono poi essere visualizzati in 4 differenti modalità: Spherical, Flat, Tiny Planet e Pano.


E’ un peccato però notare come la Mi Sphere, o il suo algoritmo di funzionamento, abbia problemi su alcune angolazioni. Registrando filmati o scattando foto sono infatti presenti degli angolo morti e si possono notare in differenti modalità, spesso anche da come si impugna o si poggia la stessa videocamera.

  • Usando il mini treppiedi in dotazione come base è possibile notare come solamente uno dei tre supporti sia correttamente visualizzato
  • Usando il mini treppiedi in dotazione come asta/supporto vedrete la vostra mano distorta
  • Impugnando la videocamera al lato vedrete la vostra mano comunque distorta.

Conclusioni

La Mijia Mi Sphere 360 è un prodotto sicuramente interessante e che può essere seriamente considerato come opzione d’acquisto: le sue dimensioni fanno si che possa essere trasportata con estrema facilità, l’autonomia è abbastanza buona e anche scatti e video hanno una buona resa. Peccato però per quegli angoli bui in fase di registrazione che non possono essere dimenticati e che fanno perdere parecchi punti nella considerazione finale.

Action Cam e Stabilizzatori professionali in offerta su Amazon

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Se siete alla ricerca di una Action Cam di ottima qualità o volete migliorare la vostra attrezzatura professionale per effettuare riprese di qualità, oggi vogliamo segnalarvi una serie di offerte Amazon dedicate proprio a questo mondo. In particolare abbiamo selezionato:

Si tratta di un Gimbal professiuonale per Reflex e macchine fotografiche di peso importante e ovviamente adattabile anche a Mirrorless e altri prodotti che non possono essere sfruttati con Gimbal di dimensioni più piccole. Le carattersitiche vedono:

  • 360 gradi di rotazione tutto in Tilt/Roll/Pan assi. Fino a 2 kg capacità di carico utile. Il manico può essere rimosso e il giunto cardanico utilizzato separatamente (ad esempio montato su un treppiede o monopiede).
  • auto-rotazione predefiniti, time-lapse o lo scatto automatico; controllo immagine messa a fuoco
  • treppiede con una presa 1/10,2 cm a vite​

Simile al modello sopra, in questo caso viene offerto anche un telecomando per la gestione da remoto della fotocamera e del Gimbal stesso. Caratteristiche principali:

  • rotazione a 360 ° gradi, motori BRUSHLESS
  • La gru zhiyun offre anche un modulo di controllo wireless integrato che può essere collegato con il telecomando
  • Batterie da 26500mah
  • Pesa solo 950 grammi, con un potente carico utile massimo peso di 1800 grammi
  • È l' ultima versione V2, 2017

Dispoonibile anche in nero, davvero difficile non considerare questa Action Cam. Qualità prezzo eccellente, applicazione di controllo da smartphone ottima e tutte le funzionalità che si potrebbero desiderare da un prodotto simile.

  • Processore Ambarella A9SE75, sensore Sony IMX377 da 12 MP, 7 Image Stabilization (EIS) per garantire video 4K ad alta risoluzione,
  • Risoluzioni Video: 4K/30fps (60Mbps), 1080p/120fps, 720p/240fps. Risoluzione Foto: 12MP. Lente da 160 ° grandangolare con apertura F2.8. Bitrate Max 60 Mbit/s. 2 Microfoni incorporati
  • Schermo Touchscreen da 2.19" LCD ad alta risoluzione 640 x 360p per una facile visualizzazione in anteprima
  • Batteria da 4.4V agli ioni di litio ad alta capacità da 1400mAh, ricaricabile, con durata fino a 120 minuti di video in 4K/30fps con una singola ricarica. Bluetooth e Wifi ad alta velocità a 5 GHz / 2.4 GHz,
  • Subacquea: fino a 40 metri con custodia (non inclusa). Garanzia 24 mesi e Supporto Clienti in Italiano

Se invece volete risparmiare e avere una Action Cam di fascia bassa, potete optare per le due proposte sopra che sono in offerta oggi e che vanno ad affollare l'enorme mercato di fotocamere di piccole dimensioni tra i 30 e i 60€. In questo caso parliamo di Full HD e 4K con fuoco fisso ma con risoluzione 1080p a 60fps che è un dettaglio da non sottovalutare in queste fasce di prezzo.

Infine vi segnaliamo anche la nuovissima Hero 6 Black che non è scontata ma comunque disponibile anche su Amazon.


RED Weapon Monstro 8K VV: sensore da 35,4 megapixel per video 8K a 60fps

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RED ha annunciato un nuovo sensore full frame (definito "cinematic") per le videocamere Weapon. Monstro 8K VV (Vista Vision) offre una risoluzione pari a 35,4 megapixel. L'abbinamento con una videocamera Weapon consente di registrare video con risoluzione 8K (in pieno formato corrisponde a 8192 × 4320 pixel) a 60 fotogrammi al secondo. Vengono garantiti oltre 17 stop di gamma dinamica e la capacità di trasferire i dati ad una velocità di 300 MB/s.


Una Weapon equipaggiata con il nuovo sensore può catturare video simultaneamente in più formati: REDCODE RAW e Apple ProRes o Avid DNxHD/HR. Il nuovo prodotto rientra anche nel programma di RED per prevenire la rapida obsolescenza. Gli utenti possono quindi optare per un aggiornamento della propria attrezzatura, evitando di sostituire tutti i componenti. Monstro 8K VV rimpiazzerà il sensore Red Dragon 8K VV.

I prezzi sono ovviamente molto elevati (parliamo di attrezzature professionali di alto livello). Una Weapon (parliamo quindi del "brain") con sensore Monstro viene proposta a 79.500 dollari, mentre gli aggiornamenti sono disponibili al prezzo di 29.500 dollari.

VIDEO | Panasonic GH5 con firmware 2.1: autofocus, slow-motion e ALL-Intra

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Dal firmware 2.0 per la Panasonic GH5 ci aspettavamo un autofocus continuo migliore, ma anche tutta la qualità delle registrazioni video 4K HDR e All-Intra a 400 Mbps in 10-bit 4:2:2. L'azienda aveva promesso bugfix e migliorie per gli utenti più esigenti, e non si è risparmiata con un changelog da 12 punti e 847 parole. In breve, ecco le novità principali.

Panasonic GH5 Firmware 2.0

  • Registrazione video 4K HDR – HLG / Hybrid Log Gamma con opzione per H265;
  • Registrazione video All-In 10-bit 4:2:2 4K a 400 Mbps e FHD a 200 Mbps;
  • Miglioramenti nell'autofocus continuo durate la registrazione video;
  • Miglioramenti nella gestione dell'area di messa a fuoco personalizzata;
  • Scatto 6K e 400 Mbps 4K con lenti anamorfiche 4:3;
  • Miglioramenti nella stabilizzazione ottica del corpo con opzione video I.S. Lock;
  • Controllo remoto completo con il software Lumix Tether per PC e Mac;
  • Nuove funzionalità di collegamento wireless.

C'è molto altro, sia nei dettagli sia nelle impostazioni più avanzate, compreso un firmware 2.1 uscito il due settimane dopo per sistemare i bug più banali. Io mi sono interessato soprattutto ai primi due punti, perché l'autofocus continuo è la cosa più importante nel mio lavoro e perché la profondità dei 10-bit codificata in quel modo e con un bitrate tanto elevato, mette in gioco una post-produzione impossibile sulle rivali di pari prezzo.


Intendiamoci: la GH5 fa cose che la concorrenza diretta nemmeno prova a proporre, ed è la mirrorless più consigliata quando si devono fare video. Qui non c'è spazio per una recensione, ma è la soluzione finale per un matrimonialista che vuol iniziare a produrre video (la parte fotografica è più sviluppata rispetto a GH4), per la fotografia naturalistica amatoriale (corpo macchina tropicalizzato, formato ottiche MQT tollerabile agli alti ISO, registrazione senza limiti di tempo e continua su due schede hot-swap), per l'affiancamento in modalità muletto a macchine da presa decisamente più costose. In mano ad un principiante rischia di essere caotica con i 20 tasti a disposizione e le 94 funzioni a disposizione di ognuno, ma mette in mano ad un appassionato strumenti che altre mirrorless o reflex non integrano. E può essere anche espansa ed aggiornata con accessori più o meno professionali.

GH5 migliora la GH4 in ogni aspetto pur restando in una fascia di prezzo inferiore ai 2000 euro. Ci sono opinioni molto più autorevoli della mia là fuori; fate un salto a leggerle prima di continuare.

Il mio riscontro, dicevo, si è concentrato sull'autofocus e sulle differenze di flessibilità permesse dal nuovo formato di registrazione. Il primo, l'autofocus continuo durante i video, è migliorato nella reattività e nel numero di opzioni ma i problemi non sono stati risolti. GH5 ha diverse modalità di regolazione del fuoco quindi è difficile parlare in termini assoluti; tuttavia, anche le impostazioni più automatiche e potenzialmente stabili non garantiscono affidabilità. Non sono sicure. Guardate il video in alto per capire cosa intendo.

Rispetto al firmware 1.1 vedo un autofocus continuo migliorato nel riconoscimento del volto; non c'è più quel micro-rimbalzo con lo sfondo (vedi inizio di questo video). A detta di Panasonic, ci sono stati aggiornamenti importanti anche per gli algoritmi di tracking ma non è uscito nulla di tanto diverso nei contesti che ho provato. L'autofocus più affidabile per la GH5 resta il singolo centrale, oppure il 255 aeree quando il soggetto copre gran parte del fotogramma. Ma, ripeto, senza un operatore non si può stare sicuri. Probabilmente è il modo sbagliato di usare una macchina tanto complessa e flessibile. Non sono riuscito ad identificare un problema ricorrente; a volte l'aggancio del fuoco è veloce e preciso come ti aspetti che sia; a volte, nella stessa condizione, è soltanto lento; altre quasi bloccato su un oggetto dello sfondo magari in risalto, questo sì, ma comunque ininfluente nella composizione principale. Peccato, perché la velocità della messa a fuoco in modalità fotografica è fulminea e precisa. Con il video c'è ancora un po' da lavorare.





Discorsi diversi per il codec All-Intra abbinato ai 200 o 400 Mbps del FHD o del 4K. Con queste impostazioni, la GH5 mette a disposizione una modalità di registrazione interna (o esterna vista l'uscita HDMI a grandezza standard) a 10-bit per riprese che lasciano margine di correzione. Nel video faccio vedere bene le differenze tra un fotogramma originale e uno recuperato grazie alla profondità di colore del nuovo formato, così come parlo degli artefatti che da una parte escono e dall'altra no. Ma, anche qui, non è tanto la qualità a stupire (rispetto al precedente LongGOP 150 Mbps 10-bit) quanto il tipo di codec utilizzato. All-Intra non fa interpolazione tra frame, si lavora meglio in fase di montaggio perché grava meno sul PC/Mac e garantisce più sicurezza in caso di problemi: se la scheda SD ha un'incertezza non si perde tutta la scena ma solo quel (o quei) frame.


Di contro, servono schede SD V60 o V90, veloci ma costose. In rete ci sono parecchie discussioni su quale scheda funziona e quale no; la Lexar 1000x da 128 GB è tra le migliori per qualità/prezzo. Io non riesco ad andare oltre i 7 secondi di registrazione (con V-LOG attivo) con la mia Samsung microSDXC EVO UHS-I Classe 10 da 128 GB.

Lumix GH5 Color Correction 10-bit vs 8-bit





Infine, due parole sulla doppia stabilizzazione ottica. Il firmware 2.1 aggiunge una modalità di stabilizzazione per i video registrati con focali fisse. Io sono rimasto sorpreso dal rivedere la fluidità delle riprese FHD a 180 FPS fatte a mano libera con lo zoom Lumix G Vario 12-60 mm (H-ES12060). È anche per merito dello slow-motion, ma ho la sensazione che si possano sfruttare queste qualità anche senza uno stabilizzatore elettronico, davvero a mano libera, quando serve. L'abbinata, comunque, può permettere quei movimenti di macchina indispensabili per chiudere certe scene.

Panasonic GH5 è sprecata nelle mie mani, nel mio lavoro e nei contesti in cui mi trovo, ma la garanzia di avere tra le mani qualcosa con la qualità per assistervi negli anni può ripagarvi della spesa. Consigliata a chiunque voglia interessarsi alla registrazione video, per lavoro o passione che sia, a patto che si abbia almeno un po' di pratica con queste cose - e non si pretenda un autofocus video continuo infallibile.

Casio GZE-1: l'action cam resistente a immersioni e intemperie

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Casio ha annunciato l'action cam GZE-1, un modello che si presenta con un aspetto sicuramente particolare. Il design ricorda la parte centrale della corazza di Iron Man. GZE-1 rientra a pieno titolo tra i prodotti "rugged". Può resistere a cadute da 4 metri di altezza, , alla polvere, a temperature fino a -10°C e può immergersi fino a 50 metri di profondità. Il sensore BSI CMOS da 1/2,3" può catturare immagini da 6,9 megapixel o video in Full HD. Non manca il supporto per i frame rate elevati: si può arrivare fino a 240 fotogrammi al secondo. L'obiettivo ha una lunghezza focale equivalente a 13 mm con f/2.8, un angolo di visione di 170,4° in modalità video e 190,8° in modalità foto.


L'elaborazione delle immagini è affidata al processore Exilim Engine HS 3. GZE-1 offre anche uno stabilizzatore elettronico. Per controllare l'action cam si possono utilizzare varie soluzioni. Il Wi-Fi integrato permette di sfruttare un'apposita app per iOS e Android. Alternativamente si può ricorrere ai telecomandi dedicati (con o senza display LCD) oppure agli smart watch Casio (come il PRO TREK Smart WSD-F20). La GZE-1 sarà in vendita da questo mese in Giappone. Il prezzo e la disponibilità in altri Paesi non sono stati al momento comunicati.

RECENSIONE GoPro HERO 6 Black: 4K 60 fps e tanta, tanta qualità

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Nulla è perfetto, e questo è un dato di fatto. Allo stesso modo però, è un dato di fatto che quando GoPro decide di lavorare come è in grado di fare non ce n’è per nessuno, e la nuova Hero 6 Black è la dimostrazione di quanto appena affermato. Giunta esattamente un anno dopo Hero 5 Black, il nuovo modello della action cam più famosa sembra ormai avere davvero poco ancora da limare.

FUORI NON CAMBIA ED È GIUSTO COSI’

Anche esaminandole al microscopio è davvero impossibile distinguere esteticamente la nuova Hero 6 Black dalla vecchia Hero 5 Black di GoPro. Le dimensioni sono esattamente le stesse, così come è identica la posizione dei pulsanti, degli sportellini del vano batterie e delle connessioni, e la dimensione del display posto sul retro. L’unico dettaglio, è non esiste altro modo per definirlo, che differenzia le due ultime action cam del colosso statunitense è un piccolo 6, al posto del 5, che affianca la scritta Hero sul lato della videocamera. Insomma. Davvero un’inezia.

E grazie al cielo ci verrebbe da dire. Si perché in questo modo GoPro conserva la compatibilità perfetta con tutti gli accessori che già calzavano a pennello alla precedente generazione della propria action cam. E non è sicuramente un dettaglio da sottovalutare, specialmente per chi ha comprato nel corso degli anni tutta una serie di accessori originali che, come ben sappiamo, hanno dei prezzi decisamente importanti.

Detto ciò la nuova Hero 6 conserva una certificazione che ne attesta la resistenza all’acqua e in particolare a immersioni fino a 10 metri di profondità (senza protezioni aggiuntive). Una protezione garantita da tutta una serie di guarnizioni che isolano gli sportelli dalle infiltrazioni una volta che questi vengono chiusi. Sportelli che sono in particolare due e che nascondono il vano batteria e lo slot per la microSD, nel caso di quello posizionato nella parte bassa, e i connettori USB Type-C e microHDMI per quello posto sul lato.






Nella parte posteriore della fotocamera ritroviamo poi il display da 2” di diagonale che già avevamo sulla Hero 5 e che conserva la risoluzione di 320x480 pixel oltre che una buona visibilità all’aperto nonostante la finitura lucida che non evita certo i riflessi. Un display che resta tuttavia davvero molto comodo per modificare tutti i parametri di scatto e ripresa, con una interfaccia che è diventata ancora più intuitiva e reattiva e un touch che sembra rispondere in maniera migliore rispetto a quello della soluzione precedente.

Nel complesso resta una delle action cam più solide e meglio costruite. Con una finitura gommata che aiuta molto la presa anche nel caso in cui volessimo impugnarla senza alcun supporto.

Come al solito, purtroppo, la confezione di vendita risulta molto scarna, nonostante il prezzo non sia certo contenuto. Nella scatola troviamo infatti solamente il guscio, una slitta con vite, due supporti adesivi, e il cavo USB / USB Type C per la ricarica e la connesione al PC.

FINALMENTE IL 4K 60 FPS E ANCORA TANTA, TANTA QUALITA’

La caratteristica fondamentale delle fotocamere GoPro fino ad oggi è stata sempre quella di puntare alla qualità in ogni contesto e senza compromessi. È vero, il prezzo è sempre stato più alto della concorrenza ma è davvero difficile trovarsi male con una action cam del produttore statunitense. A parità di generazione e specifiche, le immagini prodotte dalle videocamere Go Pro hanno sempre avuto quel qualcosa in più che, non dico ne giustificasse il prezzo, ma che, sicuramente lo rendesse meno difficile da digerire.

Ebbene, questa Hero 6 incarna perfettamente questa filosofia. Costa, e nessuno lo mette in dubbio, ma le migliorie apportate alla qualità delle immagini, già ottima su Hero 5, sono decisamente evidenti e portano l’asticella della competizione un gradino più in alto per tutta la concorrenza.

E allora cosa cambia rispetto a Hero 5 Black? Anzitutto i formati di registrazione. Rimane 4K la risoluzione più alta, ma ora possiamo arrivare fino a 60 fps con campo visivo Ampio e 30 fps in SuperView. La risoluzione 2.7K raddoppia il framerate massimo che può ora raggiungere i 120 fps, 60 in SuperView, mentre il 1080p è ora capace di arrivare a 240fps, per super slow motion davvero incredibili.

Tutto ciò a favore di riprese più belle ma, ovviamente, con un peso dei file creati decisamente superiore. Un problema che comunque si fa sentire solo in parte grazie ad una connettività WiFi migliorata con una velocità di trasferimento decisamente superiore rispetto al precedente modello.

Parlando invece di foto è doveroso ricordare che abbiamo un sensore da 12 megapixel ed è quindi questa la risoluzione massima e anche l’unica a cui possono essere riprese le immagini. Non manca poi la possibilità di impostare un time lapse sia video che foto con un intervallo di tempo tra una foto e l’altra impostabile su 7 livelli differenti: ogni 0.5, 1, 2, 5, 10, 30 e 60 secondi.

Protagonista di tutte le migliorie, sia quelle relative alle risoluzioni di ripresa di cui abbiamo appena parlato che in relazione alla qualità che vi illustrerò tra poco, è sicuramente il nuovo processore che GoPro ha progettato per la prima volta in casa. Parliamo di GP1, un nuovo chip cusotmizzato quindi che permette a GoPro di lavorare con un prodotto studiato internamente e sviluppato esattamente per adattarsi al meglio a tutte le componenti e le caratteristiche delle sue videocamere.






E veniamo quindi a parlare di quali che sono le migliorie dal punti di vista qualitativo rispetto alla precedente versione della action cam. E lo facciamo partendo da quello che a mio avviso è uno dei parametri più importanti per la maggior parte di coloro che acquistano un prodotto di questo genere, ovvero la stabilizzazione.

Anzitutto dobbiamo dire che resta di tipo digitale, ed è il motivo per cui, quando attivata, riduce il campo visivo del 5% circa, e poi va aggiunto che, purtroppo, non è disponibile ai massimi framerate di ogni risoluzione ed è quindi attivabile a 4K@30fps, 2.7K 60fps e 1080p@120 fps.

Detto ciò non possiamo però che esaltare i risultati ottenuti. Per quanto già si trattasse di uno dei punti di forza rispetto alla concorrenza, con questa Hero 6, GoPro ha fatto un ulteriore e importante passo avanti. Nei video che ho girato durante la prova mi ha stupito in particolare la capacità di rendere stabili le riprese su un percorso tortuoso in mountain bike, con la videocamera attaccata con un supporto rigido al manubrio. In poche parole una delle condizioni peggiori per un oggetto del genere, con sollecitazioni continue, brevi e intense. Il risultato? In alcuni frangenti si avverte ancora una leggera vibrazione, specialmente quando la frequenza dei rimbalzi è particolarmente elevata, ma dobbiamo dire che è davvero difficile in questo momento pretendere di più.

Passiamo quindi alla gamma dinamica, anche questa migliorata molto. L’intervallo dinamico è stato infatti ampliato in maniera importante; la nuova Hero 6 è in grado ora di riprodurre un set di tonalità decisamente più ampio e questo si traduce in una nuova modalità HDR in foto, attivabile dal menu delle impostazioni, sicuramente molto efficace, specialmente all’aperto e in condizioni di reale controluce. Se utilizzato in maniera scorretta, o meglio abusandone, ad esempio quando già la scena è sufficientemente corretta dal punto di vista dell’esposizione, forzare l’utilizzo dell’HDR comporta spesso aberrazioni cromatiche spiacevoli.



Migliorata molto anche la qualità delle immagini, sia per quanto riguarda le foto che per i video, anche quando la luce scarseggia. Evidente il lavoro effettuato dai tecnici e dai programmatori per cercare di limitare il più possibile il rumore di fondo e compensare al meglio anche le alte luci in corrispondenza di fonti di illuminazione spot. Anche al buio o comunque in presenza di scarsa illuminazione riusciamo infatti ad ottenere dei buoni risultati anche senza attivare la modalità apposita nelle impostazioni che non sempre lavora al meglio creando in alcuni casi importanti artefatti.






Solo un accenno in relazione al comparto audio che non cambia molto rispetto alla versione precedente, con una qualità buona e soprattutto un algoritmo che permette di isolare in maniera abbastanza efficace i rumori ambientali.

Non manca la modalità Protune che permette di controllare manualmente alcuni parametri di scatto e di ripresa, cosi come è stato introdotto uno Zoom digitale che in modalità di inquadratura Standard e Ampio permette di andare ad ingrandire il soggetto in maniera digitale, croppando l’immagine nel punto desiderato.

Restano ancora i comandi vocali, anche in lingua italiana, che permettono di interagire con la videocamera senza toccarla. Ovviamente il set di istruzioni che è possibile impartire è limitato a quelle essenziali. Una modalità di interazione che aiuta nel caso in cui posizionassimo la nostra videocamera in un punto difficilmente accessibile, o quando indossiamo, ad esempio, un paio di guanti. Generalmente impartire questi comandi è abbastanza semplice e efficace, a patto che non ci si trovi in un ambiente eccessivamente rumoroso.

TUTTO BELLO PER UN’ORA, E POI? RICARICARE!

Nelle action cam come negli smartphone uno degli elementi fondamentali dell’analisi non può che essere la misura della autonomia. Sì perchè nessuno vorrebbe mai trovarsi nel bel mezzo dell’azione e non riuscire a riprendere il momento più emozionante per colpa della batteria scarica.

Purtroppo con questa Hero 6 Black, GoPro non fa grandi passi avanti da questo punto di vista. La capacità della batteria è esattamente la stessa del modello precedente, e anche l’autonomia più o meno si equivale. Utilizzando la videocamera in maniera continuativa alla massima risoluzione e massimo framerate riusciamo infatti ad ottenere poco più di un’ora di registrazione continuativa.

Non si tratta di un utilizzo paragonabile a quello reale, ovviamente. Solitamente, infatti, l’utilizzo tipico di una soluzione di questo genere è fatto di diversi avvii e interruzioni di ripresa, con schermo attivo per cambiare impostazioni o rivedere le clip. È facile quindi che l’autonomia reale sia leggermente inferiore ed è quindi sicuramente consigliabile avere con sé almeno una batteria di scorta.

UN’APP FINALMENTE OTTIMIZZATA?

La suite di applicazioni studiate da GoPro per questa Hero 6 Black, così come per i precedenti modelli, è composta da due software, ovvero l’app GoPro, per l’appunto, e Quik. Con la prima è possibile connettere la fotocamera allo smartphone, comandare la videocamera da remoto, cambiare le impostazioni e visualizzare e scaricare i contenuti catturati, oltre che inviare questi stessi all’app Quik, che è forse delle due la più interessante.

Pur non trattandosi di una novità sembra che con questa nuova Hero 6, l’app Quik abbia compiuto un piccolo passo avanti in termini di affidabilità, così come anche l’app GoPro.

Quik è poi in realtà il vero e proprio valore aggiunto di un prodotto come la Hero 6. La semplicità con la quale possiamo montare ed editare, praticamente in maniera automatica una serie di clip, con risultati dal look professionale è, infatti, quasi disarmante. I più “smanettoni” possono comunque cimentarsi in qualcosa di più complesso, selezionando manualmente le scene chiave, le transizioni, la musica e gli slow-motion. Ma diciamo che lo scopo dell’app è quello di dare una mano, a chi di queste cose non è pratico, aiutandoli ad ottenere comunque risultati apprezzabili. Ed in questo senso voglio darvi un consiglio nel caso in cui vogliate sfruttare al meglio le abilità di Quik: registrate clip corte, catturando, se potete, solo i momenti chiave.

COSTA TANTO MA LA QUALITA’ SI PAGA

Ebbene sì, questa GoPro Hero 6 Black costituisce indubbiamente un passo avanti evidente anche rispetto al modello dell’anno scorso, ma questa maggiore qualità si paga, e ha un prezzo decisamente non abbordabile. Parliamo di 569 euro di listino, e uno street price che, a onor del vero non è solito calare in maniera così repentina.

Ma li vale tutti questi soldi? Secondo me sì. La qualità delle riprese è altissima, sia in relazione ai colori, che alla nitidezza, che alla stabilizzazione e ne fa indubbiamente la miglior action cam attualmente sul mercato. La semplicità d’uso, di sincronizzazione con lo smartphone e di interazione sia tramite il display che da remoto con il cellulare, sono poi la chiave di volta che la differenzia dalle altre proposte sul mercato.

E poi c’è comunque Quik, che in molti sottovaluteranno ma che è, a mio parere un grande valore aggiunto. Una volta presa la mano e sfruttato a dovere è in grado infatti di fare la differenza in maniera significativa, specialmente, come già detto, per chi non è pratico di montaggio video o semplicemente non ha troppo tempo da perderci.

PRO E CONTRO:

VIDEO

Samsung, la nuova camera 360 ha 17 obiettivi e costa 10.500 dollari

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Non è certamente scesa a compromessi Samsung realizzando la videocamera a 360 gradi che ha annunciato nel corso di queste ultime ore in occasione della propria Developer Conference di San Francisco. Parliamo dell'evoluzione di Project Beyond, di cui si era inizialmente parlato già nel 2014. In poche parole uno strumento professionale in grado di catturare video e foto a 360 gradi di altissima qualità.

Equipaggiata con 8 coppie di fotocamere posizionate lungo il perimetro e una nel centro puntata verso l'alto, questa foto/video camera a 360 gradi è dotata di specifiche sicuramente importanti e dovrebbe permettere di catturare e realizzare streaming live di video e audio 3D. Una soluzione creata appositamente per realizzare contenuti VR di altissima qualità. A seguire le specifiche dettagliate.


SAMSUNG 360 ROUND:

  • Dimensioni: 205x205x76.8 mm, 1,93 Kg
  • 17 fotocamere da 2 megapixel, apertura f/1.8
  • Microfoni: 6 integrati + 2 jack per mic esterni
  • Risoluzione video fino a 4096x2048 a 30fps
  • Memoria: 10 GB (LPDDR3), 40GB (eMMC)
  • Memoria esterna: 256 GB (o fino a 2TB su SSD)
  • USB-C
  • IP 65
  • Prezzo: 10.500$

Con questo annuncio Samsung dimostra ancora una volta tutto il proprio interesse nel mondo della realtà aumentata e della VR realizzando uno strumento professionale, dopo aver reso il 360 accessibile a tutti con i propri prodotti consumer come GearVR e Gear 360.





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